mercoledì 22 giugno 2011

Il Gelo di Melone


L’anguria è un frutto dalla polpa rossa e dolce: ha forma sferica o leggermente allungata, notevoli dimensioni, una corteccia verde con striature verde scuro e venne importato dall’Africa.


E’ facile trovarle, a Palermo, da Giugno fino a Settembre, accatastate in pile, accanto ad una tavola con tovaglietta a scacchi rossi, pronte per essere servite dal “mulunaru”, ovvero il venditore di meloni, che alla richiesta degli avventori taglia subito delle grosse fette. Il venditore prova se il melone è maturo in base al rumore ottenuto dando uno schiaffo alla corteccia: dopo di che, se soddisfatto dalla prova, lo taglia nel senso della lunghezza, in modo da trarne delle fette lunghe. La sensazione di dolce e di fresco che si prova nell’assaggiare una fetta di anguria matura è davvero eccezionale.

Durante il Festino, la sera del 14 luglio, nella piazza Marina a Palermo è immancabile la presenza dei “mulunari” e dei meloni, che vengono avidamente consumati dai palermitani in festa e dai turisti di passaggio. Insieme ai "babbaluci" ed alle "stigghiole".
Altra occasione in cui l’anguria è protagonista è la festa dell’Assunta, nella notte del ferragosto. Ma durante tutta l'estate regna sulle tavole dei palermitani come fine pasto.

Tipico dolce palermitano preparato con la polpa dell’anguria è il Gelo di Mellone o “Gelu i Muluni”, una gelatina a base di anguria, che viene addensata dalla fecola e decorata con gocce di cioccolato (che rappresentano i semi del melone), pistacchio tritato e fiori di gelsomino, che conferiscono al Gelo un sapore inconfondibile. Questa ricetta, molto antica, sembra avere origine dagli albanesi, che vissero in Sicilia prima come contadini e poi come militari. C’è chi sostiene invece che per la presenza del gelsomino e del pistacchio la ricetta abbia origini arabe. Preparare il gelo di melone è molto semplice. Occorre un’anguria molto matura di circa 7 Kg, che va tagliata a fette per ricavarne la polpa. Questa, privata dei semi viene frullata e occorre misurare quanti litri di succo si sono ottenuti. Per ogni lt di succo occorrono 90 gr di amido e 150 gr di zucchero (da diminuire se la polpa è molto dolce), e il tutto va portato ad ebollizione fino a che non si raggiunge la densità desiderata (simile ad un budino). Non appena pronto attendere che si raffreddi ed aggiungere le gocce di cioccolato (circa 200 gr).
Sistemare in una zuppiera e decorare con pistacchio tritato e fiori di gelsomino (precedentemente lavati e asciugati). Lasciare in frigo possibilmente per un giorno intero.

I pasticcieri palermitani offrono agli avventori il gelo in coppette da gelato oppure in scodelle di terracotta.

Anna Squatrito - Copyright 2010

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